Women for Security, la community di donne esperte di Cybersecurity. Intervista alla founder Cinzia Ercolano
Siamo tutti d’accordo sul fatto che il peso delle donne nelle discipline scientifiche debba aumentare, e proprio per questo è necessario sviluppare il connubio fra donne e discipline STEM. Le professioni digitali mostrano già un forte gap fra richiesta e scarsità dell’offerta complice anche la minor presenza femminile. Questo divario aumenta quando si parla di sicurezza informatica/Cybersecurity. Il cosiddettoSkill shortage in ambito Cybersecurity per il futuro, è stato quantificato in una esigenza pari a circa 1,8 milioni di persone a livello globale entro il 2022 (Fonte Global Information Security Workforce Study, Frost and Sullivan).
Se si considera che di tutta la forza lavoro potenziale le donne occupate pesano solo per l’11% e in Europa addirittura il 7% (Fonte ricerca “Women in Cybersecurity”) si capisce come la presenza femminile nelle professioni STEM ed in particolare nella Cybersecurity sia ancora percepito come un avvenimento eccezionale o una circostanza speciale. Le evidenze dei report mostrano come l’industria della sicurezza informatica sconti un gender gap superiore alla media. Le donne rappresentano solo il 20% della forza lavoro a livello globale in questo settore e più in generale la presenza femminile è ancora poco rappresentata nelle discipline STEM con una percentuale che oscilla fra il 15% e il 17%di ragazze iscritte a questo tipo di facoltà (Fonte Gender gap nelle lauree Stem). Soprattutto, appare lampante che una maggiore specializzazione in questi ambiti potrebbe significativamente concorrere alla risoluzione dello skill Gap tanto per gli occupati nella Cybersecurity, quanto per l’accrescimento dei numeri delle donne nel mondo del lavoro a beneficio del PIL nazionale.
Per contribuire a sfatare i pregiudizi, modificare le percezioni sulle professioni più promettenti e cambiare fattivamente le cose, ma anche per ispirare le giovani ragazze verso STEM e Cybersecurity in modo da istruire e formare le professioniste di domani, sono nate diverse iniziative a livello nazionale e internazionale. Alcune tentano di avvicinare le ragazze alle discipline STEM, mentre altre sono più mirate e puntano direttamente a colmare il divario di skill nella sicurezza informatica. Se a livello europeo è nata la Women4Cyber e il Women4cyber registry rispettivamente per aumentare la partecipazione delle donne nella Cybersecurity e per generare un registro delle donne europee nel campo della Sicurezza informatica, sul territorio nazionale è stata costituita la community delle Women for security che nata nel 2020 grazie ad un gruppo di specialiste della cybersecurity, si pone l’obiettivo di mettere a fattor comune le competenze delle donne, in ambito information security.
Per approfondirne obiettivi, finalità, e conoscere meglio questa iniziativa tutta al femminile, abbiamo intervistato la sua Fondatrice Cinzia Ercolano CEO di Astrea e membro dell’Advisory Board delle Women For Security. Cinzia Ercolano che da quindici anni è attiva nell’organizzazione di eventi IT, si occupa della comunicazione del CLUSIT, l’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica per cui organizza il format “Security Summit”, uno degli eventi di Sicurezza Informatica di riferimento in Italia. Nel 2013 è diventata Amministratore delegato di Astrea, agenzia nata e cresciuta nel mondo della tecnologia e, in particolare, della Sicurezza Informatica.
Come nasce l’idea delle women for security e da quando si è concretizzata?
Ho conosciuto tante professioniste di security a vari livelli. Il campo della security è un campo maschile ma le donne con la pragmaticità e la capacità di analisi hanno un punto di vista peculiare e possono portare valore aggiunto. Quindi l’idea nasce da una intuizione e da alcune chiacchiere fatte con Carmen Palumbo country sales manager di Fsecure italy e Cristina Gaia, regional marketing manager di Cyberark. che hanno sposato subito il progetto: mettere le competenze a fattor comune per ricerca, condivisione e aggiornamento continuo. Oggi anche loro fanno parte del Board. Avremmo voluto annunciare la nascita della Community durante il Security Summit di marzo 2020 ma il Covid19 ha cambiato i programmi e la presentazione è stata programmata durante l’edizione del 10-12 novembre 2020 anche se la community è attiva e siamo già operative. Prima del Lock down avevamo iniziato a vederci con incontri e aperitivi informali e per confrontarci mentre durante il periodo di Lock down abbiamo svolto attività formative reali, iniziando a marzo 2020 con attività di divulgazione su social e comunicazioni, contraddistinte dall’hashtag “#women for security” e “#formazione on line”. Certo non è stato semplice, perché le cyberladies, come tutta la popolazione femminile in quel particolare frangente, si sono trovate a gestire un carico di lavoro notevole, ma siamo riuscite con ottimi risultati anche di partecipazione. [...]