L’importanza del ruolo dei genitori nell’educazione ad un corretto uso del digitale
Smartphone, tablet, computer e altri oggetti connessi ad Internet sono ormai parte della vita quotidiana di bambini e adolescenti. Una presenza costante e sempre più pervasiva che ormai li accompagna in tutto il percorso di crescita e che comporta dei rischi che devono essere adeguatamente affrontati, in primo luogo dai genitori. La chiave in tal senso è favorire lo sviluppo di una cultura digitale, educando i bambini a un corretto uso degli strumenti tecnologici e insegnando loro il rispetto di sé e degli altri quando navigano in rete. Valori che devono nascere dalla famiglia ma che devono essere rafforzati dalla scuola per permettere ai ragazzi di acquisire gli strumenti necessari a gestire in autonomia e con uno sguardo critico le proprie interazioni digitali.
Crescere un bambino è un’esperienza nuova per un genitore che viene spesso affrontata sulla base del proprio vissuto personale, facendo riferimento a come si è stati cresciuti dalla propria famiglia, con l’obiettivo di evitare gli stessi errori. Ma crescere un figlio nell’era digitale, rende tutto più complesso. Non si ha una storia personale da cui imparare o modelli di comportamento da seguire. Solo 20 anni fa, non esisteva questa forma estrema di digitalizzazione. E quindi il genitore fatica a mettersi nei panni dei propri figli e capire non solo perché preferiscono utilizzare internet a uscire all’aria aperta ma ancora di più il tipo di utilizzo che ne fanno.
Gli scopi e i bisogni dei ragazzi variano con l’età: nel periodo della preadolescenza e nell’adolescenza inizia a farsi sentire l’esigenza di una propria privacy, quindi un controllo troppo assiduo potrebbe essere controproducente, anche se si tratta di controllo online. Quando si pensa a proteggere i minori da internet si pensa subito alle funzioni di controllo parentale. Creando un accesso personalizzato per il proprio figlio in base all’età, è possibile monitorarne il comportamento online. Ma per quanto tali strumenti possano costituire un valido alleato per il genitore, non bastano né a impedire che i figli possano effettuare attività o entrare in contatto con contenuti inappropriati né a limitare il tempo di utilizzo dei vari dispositivi. La tecnologia non può e non deve sostituirsi al ruolo del genitore che deve essere il vero punto di riferimento per l’educazione del proprio figlio, sia nella vita reale che in quella digitale.
Nell’educare i propri figli all’uso corretto della tecnologia, i genitori devono trasmettere un messaggio importante: al giorno d’oggi qualsiasi comportamento genera informazioni, che una volta online, non sono più sotto il nostro controllo. Ogni volta che condividiamo qualcosa, dobbiamo pensare a chi potrà accedervi e dobbiamo essere in grado di valutarne le possibili conseguenze.
Come si insegna al bambino a guardare a destra e a sinistra prima di attraversare la strada, così dovremmo insegnargli a riflettere prima di pubblicare foto, video o semplicemente parole. È bene che il genitore capisca e faccia capire ai propri figli che le azioni online sono reali e comportano conseguenze e responsabilità, esattamente come le azioni che vengono svolte nella vita offline. È importante spiegare che il mondo virtuale non è un posto dove rifugiarsi per non affrontare le difficoltà della vita reale, perché anch’esso ha i suoi pericoli. Il bullismo diventa cyberbullismo con una risonanza maggiore perché internet non ha limiti di spazio o di tempo. La possibilità di incontrare sconosciuti aumenta, guadagnare la fiducia dell’altro è più facile grazie alla percezione illusoria di anonimato che gli utenti hanno sulle piattaforme digitali, che li induce a pensare di poter rivestire qualunque identità e agire senza ripercussioni. Per non parlare dei rischi legati alle informazioni che ogni giorno condividiamo, spesso senza nemmeno rendercene conto, e che di fatto permettono di ricreare il profilo di una persona, le sue abitudini, i suoi spostamenti rendendo possibile una sorta di pedinamento virtuale.
Le insidie della rete sono tante e nuovi rischi sono destinati ad emergere in futuro, di pari passo con l’evoluzione degli strumenti tecnologici. Il valore aggiunto del ruolo dei genitori non sta quindi nell’esercitare un controllo sul comportamento dei propri figli ma nella capacità di insegnare loro che, nel mondo digitale come in quello reale, ogni azione porta a conseguenze per se stessi e per gli altri e non può prescindere dalla giusta consapevolezza.
Di Manuela Santini, Information & Cyber Security Advisor P4I e membro delle Women for Security