SICUREZZA DEI DATI ONLINE: IL VALORE DELLE PASSWORD
Il problema della sicurezza dei dati sensibili online è ancora troppo sottovalutato dagli utenti del web. Il World Password Day un'occasione preziosa per accrescere consapevolezza e cultura digitale nell'opinione pubblica.
di Veronica Pace, Marketing Team Leader South Europe di Check Point e membro delle Women for Security
Chi lascerebbe mai incustoditi il portafoglio, la borsa o le chiavi di casa?
La probabilità di ritrovarsi vittime di una “mano lesta” è decisamente alta, pur confidando nell’onestà altrui.
Va da sé che, nella quotidianità, adottiamo comportamenti utili a evitare di essere derubati. Quantomeno, ci guardiamo bene dal rendere la vita facile ai ladri di professione, così come a quelli occasionali.
Eppure, una volta connessi alla rete, troppo spesso gli utenti dimenticano che, nel frattempo, cyber criminali attivi a ogni latitudine si stanno impossessando delle preziosissime informazioni sensibili che viaggiano in internet.
Sono queste, al pari di documenti di identità e carte di credito che invece conserviamo con cura, ad essere poi rivendute sul mercato illecito del dark web.
Un rischio concreto e diffuso, che non riguarda solo i governi, le aziende o le istituzioni a vario livello, ma tutti coloro che utilizzano computer e smartphone. Nessuno escluso.
Il fenomeno, tuttavia, è ancora troppo sottovalutato. Eppure, secondo recenti indagini, il furto e la compromissione di password e credenziali di accesso ai servizi digitali rappresentano il 40% dell’attività degli hacker.
Il World Password Day rappresenta dunque un importante appuntamento per accrescere la consapevolezza nell’opinione pubblica circa la necessità di proteggere con la massima attenzione la riservatezza dei propri dati online.
Sembrerebbe una sollecitazione velleitaria, se non fosse che la password più utilizzata al mondo rimane “123456” e che una persona su quattro subisce una frode informatica a causa di password deboli (Top 3 delle password più usate nel 2021)
Bloccare cyber attacchi sofisticati è l’obiettivo principale delle realtà operanti nel settore della sicurezza informatica. Ma i cittadini hanno comunque a disposizione una serie di misure e accortezze efficaci per non finire sotto attacco.
Basta mettere in pratica cinque buone prassi:
- Anzitutto, non utilizzare la password banali o la stessa password per accedere a più servizi.
- Non cliccare su link contenuti in messaggi o mail che richiedano dati di autenticazione, anche se provengono da mittenti che appaiono, a prima vista, affidabili o conosciuti (il cosiddetto phishing);
- Cambiare password deboli con combinazioni lunghe e complesse.
- Aggiornare frequentemente le proprie password;
- Attivare sempre l’autentificazione multifattore laddove previsto (con l’inserimento di un codice inviato via Sms o generato dall’App del titolare del servizio).
In futuro la modalità di autenticazione biometrica (mediante il riconoscimento delle impronte digitali o dei tratti del volto) diventerà sempre più diffusa, una soluzione che sembra essere più affidabile anche se non priva di rischi.
Dedicare la giusta attenzione, e il tempo necessario, al delicato tema della protezione dei dati personali è fondamentale per scongiurare esperienze a dir poco spiacevoli. Del resto, come ci ha insegnato Il Piccolo Principe “È il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante”