Giornata Mondiale delle Donne e delle Ragazze nell’ICT
Il 25 aprile ricorre la Giornata mondiale delle donne e delle ragazze nell’Information and Communication Technology. Si tratta di un evento globale che celebra la partecipazione delle donne e delle ragazze nel campo ICT.
Questa giornata, istituita dall’ITU (Unione Internazionale delle Telecomunicazioni, l'agenzia specializzata delle Nazioni Unite per le tecnologie dell’ICT), ha lo scopo di promuovere la parità di genere nel settore ICT, incoraggiando le ragazze a considerare una carriera in questo campo. Il tema del Girls in ICT Day di quest’anno è “Leadership” per sottolineare la necessità di forti modelli femminili nelle carriere scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche (STEM).
Sul sito dell’ITU si legge che “sebbene oggi le donne ricoprano il 40% delle occupazioni altamente qualificate a livello globale, la loro partecipazione nei settori legati alle tecnologie ICT continua a essere bassa. Le donne sono quasi assenti dallo sviluppo software, dall’ingegneria, dalla ricerca tecnologica, dal mondo accademico e dai livelli più alti del processo decisionale. Sebbene esista un divario di genere nella leadership in ogni settore, i divari maggiori si riscontrano nei campi STEM. Le donne nel settore ICT spesso si ritrovano in ruoli junior o di supporto piuttosto che in ruoli manageriali, con poche opportunità di avanzamento. Hanno anche meno probabilità di ricoprire una posizione esecutiva, di diventare imprenditori del settore ICT o di essere rappresentati tra i responsabili delle politiche scientifiche e tecnologiche”.
Sempre l’ITU sostiene che “per prosperare nelle discipline STEM, le ragazze e le giovani donne devono conoscere le storie di donne in posizioni di leadership, favorendo l’ispirazione e abbattendo le barriere che ostacolano il loro progresso”.
Come Women for Security vogliamo dare un contributo, piccolo ma concreto, condividendo le storie personali e professionali di alcune delle nostre cyber ladies alle quali abbiamo chiesto di raccontare brevemente la loro storia, il loro percorso di studi e di condividere un pensiero ipotizzando che a leggere sia una giovane donna che deve ancora fare delle scelte per la sua carriera di studi o professionale.
Speriamo che questi racconti possano ispirare tante future “cyber ladies”. Noi siamo pronte ad accoglierle nella nostra community.
Le testimonianze sono elencate in ordine alfabetico perché per noi sono tutte preziose!
Alessandra Bernardi, BSE - Business Strategy Execution
“Sono diventata mamma poco più di un anno fa e sto toccando con mano le difficoltà del conciliare vita lavorativa e professionale, quindi, ad una ragazza che deve scegliere il percorso universitario mi sento di dire che, sebbene il tema della parità di genere abbia fatto passi da gigante, una donna ha davanti a sé un percorso professionale che assomiglia di più ad una ferrata che ad un'autostrada. Scegliendo percorsi STEM (scienza, tecnologia, ingegneria, matematica) potrà acquisire competenze molto richieste nel mondo del lavoro e potrà riempire lo zaino della sua spedizione con strumenti solidi, che le permetteranno di arrivare alla vetta con successo”.
Paloma Donadi, specialista in Brand identity, Comunicazione digitale, Formazione
“Mi sono avvicinata alla cybersecurity per caso, durante degli studi per un progetto di educazione digitale rivolto ai genitori. Da quando ho scoperto e capito l’importanza di questo mondo, non me ne sono più allontanata. La sfida per me è stata capire come integrare la cybersecurity nel mio lavoro di consulente e formatrice; alla fine sono riuscita a trovare il “mio” modo, cioè, parlare di consapevolezza della sicurezza e di cultura digitale in tutte le mie consulenze ad aziende e professionisti e in tutti i corsi che faccio. Perché la sicurezza (cyber, ma non solo) di persone e aziende deve sempre essere messa al primo posto”.
Eloise Ferraris, Sales and Area Manager in ICT
“Iniziai a lavorare nel mondo delle ICT nel lontano 1999, come commerciale, ritrovandomi a parlare con soli uomini, con sguardi scettici. Capii che avrei dovuto studiare più di quanto richiesto nella mia posizione, per dimostrare la mia competenza. Una sfida che mi ha dato tante e grandi soddisfazioni. Oggi continuo ad imparare e non mi annoio mai. A una ragazza direi di avere fiducia in sè stessa ed entrare in questo mondo che ha molto bisogno del nostro apporto per una più completa evoluzione”.
Rachele Genise, Cybersecurity Analyst
"Da bambina, osservavo con curiosità mio padre mentre usava il suo PC. Questa curiosità ha scatenato la mia passione per l'informatica, che ha influenzato i miei studi. Mi sono diplomata in ragioneria-programmatore e laureata in Informatica e Tecnologie per la Produzione del Software all’Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Durante gli ultimi mesi di studio, ho frequentato l'Academy di Full Stack Developer presso la mia attuale azienda, ampliando le mie competenze. In seguito, ho svolto lo stage incentrato sulla cybersecurity, un settore che mi ha affascinato e nel quale mi sono specializzata. Durante il mio percorso, ho affrontato discriminazioni legate al mio genere e alla mia provenienza, ma ho imparato a superare queste sfide. Incoraggio tutte le ragazze a seguire le proprie passioni, senza lasciarsi intimidire dagli stereotipi di genere. L'informatica offre ampie opportunità di crescita e contribuisce a rompere barriere, portando una prospettiva diversificata ed essenziale per l'innovazione".
Gemma Glorioso, Head of IT Program Management | CIS
“Il mio percorso nell’ambito ICT parte dalla Corporate Intelligence in cui ho iniziato a lavorare a Beirut nel 2016. Lavoravo a stretto contatto con i colleghi ‘smanettoni’ della cyber e dell’IT e, pur essendo molto interessata al loro settore, pensavo che non ne avrei mai potuto far parte non avendo un background tecnico. Questo pensiero mi ha accompagnata fino al 2018, anno in cui fui contattata per una posizione in cybersecurity governance che non richiedeva appunto quel background tecnico che tanto temevo. Sono passati 6 anni da allora e non solo ho avuto modo di continuare ad operare nella cybersecurity, sono anche riuscita ad avvicinarmi al mondo IT. Per cui, che dire, non fatevi intimorire dal preconcetto – se siete interessate al mondo della sicurezza informatica, avvicinatevi senza timori perchè c’è veramente spazio per tutte e tutti”.
Chiara Polloni, Enterprise Customer Success Manager Italy
“Mi sono laureata in informatica 25 anni fa ed appena uscita dall'università non sapevo bene quale carriera intraprendere (sviluppatrice, analista, project manager...). Sognavo la grande azienda multinazionale, perchè ho sempre pensato che la possibilità di viaggiare, di conoscere e lavorare con persone di tutto il mondo sia un grande arricchimento. Ho così cambiato diversi lavori e diverse aziende per meglio capire le mie attitudini e passioni e poter realizzare qualche sogno. L'informatica ti permette di cambiare 'vestito' in modo semplice per studiare tecnologie diverse e approcciare tematiche sempre innovative. Sono approdata in questi ultimi anni alla cybersecurity, argomento complesso ma di fondamentale importanza per la tutela dei dati di persone ed aziende. La cybersecurity lega informatica, leggi e regolamenti e comportamenti ed evolve e cambia di giorno in giorno, perchè cambiano gli strumenti a disposizione degli attaccanti e di conseguenza cambiano le modalità di difesa. In un mondo prevalentemente maschile, la presenza delle donne è fondamentale per garantire il confronto e punti di vista diversi”.
Beatrice Ridolfi, Senior Information Security Consultant
“Mi sono avvicinata a questo mondo un po’ per caso. Fin dalle scuole elementari ho sempre amato i numeri e la matematica era la mia passione. Quando è arrivato il momento di scegliere l’Università ho scelto in modo naturale la Facoltà di Matematica. La mia idea era quella di insegnare, ma poi durante la triennale ho frequentato un corso di Algebra e Crittografia che ho amato e, quindi, ho poi scelto il percorso con specializzazione in Crittografia. Finita l’Università, e dopo un'esperienza come analista dati, sono entrata a far parte di un’azienda di consulenza nell'ambito della sicurezza informatica. È qui che ho trovato il settore che mi piace, in cui posso mettere a frutto le mie conoscenze ed imparare sempre qualcosa di nuovo. Adesso mi occupo di compliance, con supporto ai clienti per i percorsi di certificazione rispetto a norme/standard di riferimento ed audit (in primis ISO/IEC 27001 e PCI DSS), analisi dei rischi e formazione”.
Anna Vaccarelli, Dirigente Tecnologo Istituto di Informatica e Telematica - CRN
“È bene seguire le proprie inclinazioni e le proprie passioni anche se sembrano andare controcorrente. Ancora oggi molte ragazze rinunciano a studiare discipline STEM perché pensano di non essere all’altezza e che non siano adatte a una donna. Sono quasi 50 anni che studio e lavoro in questo settore, ho avuto soddisfazioni e riconoscimenti, ho (co)gestito la famiglia e posso garantire che non è un’impresa da superwoman! Forza ragazze! La vita scientifica vi aspetta!”.
Alessia Valentini, Manager, Advisor e Auditor, giornalista di Cybersecurity
“Ho intrapreso gli studi informatici alle superiori come materia sperimentale. Mi sono appassionata alla materia ed ho voluto continuare con l'Università. Per me l'Università nelle scienze informatiche era la via per essere libera professionalmente, perchè sentivo che potevo usare la formazione universitaria come cultura applicata, come luogo in cui apprendere, come mezzo di sapere e, quindi, strumento per capire e poter esercitare la capacità di scelta sul mio futuro. Grazie a quella scelta non ho mai, e dico mai, in 26 anni dovuto penare troppo per trovare un lavoro diverso: ho cambiato diverse aziende, a volte per necessità ma mai per carrierismo; ho seguito la progettualità, la job rotation, il cambio di responsabilità , di competenze tecniche e dell'informatica, mi sono spostata sulla cybersecurity scoprendo che proteggere gli altri fa parte del mio modo di essere e di sentirmi utile, etica, arrivando a dare agli altri la mia conoscenza e quello che ho studiato. Questo non mi ha mai impedito di formare una famiglia, avere due figli, anzi lavorare nel contesto tecnico è stato fondamentale per poter ottenere un periodo di part time quando si è reso necessario, cambiare ruolo in azienda in funzione del mio know how, ma anche includere il giornalismo come ulteriore capacità per diffondere quello che ho imparato in tanti anni di professione nel digitale. Esorto le ragazze a studiare le materie informatiche per tanti motivi, non solo per fare come me: potreste trovare lavoro facilmente, essere libere di decidere del vostro futuro, misurarvi con la risoluzione di problemi per gli altri, formarvi nell'innovazione tecnologica, stare sempre un passo avanti. Io non ci rinuncerei facilmente e non dovete permettere a nessuno di far rinunciare voi”.
Se sei arrivata a leggere fino a questo punto, avrai capito che l’importante è seguire la propria passione. Una strada poi si trova sempre.
Anche se stai ancora studiando, ma pensi a un futuro nel mondo cyber, puoi entrare a far parte della nostra community: scrivi a info@womenforsecurity.it per informazioni.